Una delle innovazione della musica del Novecento è l’impiego degli strumenti elettronici. Di questo parla il saggio La musica elettrificata e i nuovi strumenti musicali di Franco Fabbri sul Novecento di Federico Motta Editore. Un lavoro di sviluppo lungo decenni, svolto da ingegneri e fisici, che ci ha regalato alcuni degli strumenti più popolari. Anche loro hanno fatto la storia della musica leggera.
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Si ricordano in queste settimane i cento anni dalla rivoluzione d’Ottobre, che portò al potere i bolscevichi in Russia. L’evento provocò anche l’uscita del Paese dalla prima guerra mondiale. Ne ripercorriamo le tappe, che vengono raccontante anche da Andrea Possieri, docente all’Università di Perugia, nel saggio La rivoluzione russa su Historia di Federico Motta Editore. Il forum dei bolscevichi decise e poi attuò un’insurrezione popolare che sarebbe stata gravida di conseguenze.
Il ritratto come l’intendiamo oggi, cioè rappresentazione della personalità di un individuo, si afferma a partire dall’Umanesimo. Di tutto questo ci parla Marco Collareta nel saggio Il ritratto pubblicato sul Medioevo di Federico Motta Editore. Il lavoro degli artisti a partire dal Duecento risente delle trasformazioni che investono la cultura e la società italiana ed europea. Nasce così un nuovo modo di fare arte e un nuovo modo di ritrarre.
Il Seicento è un secolo di grandi scoperte scientifiche e matematiche. Tra queste, una delle più importanti e curiose è il calcolo della probabilità, la cui nascita è stata stimolata dall’affermazione delle società di assicurazioni e… dalla passione dei nobili per il gioco dei dadi. Ne parla Paolo Conte, docente al Politecnico di Milano, nel saggio Matematica e geometria nel volume dedicato al Seicento di Federico Motta Editore. Il censimento, il sondaggio di opinione, l’andamento del costo della vita: sono tutti campi di ricerca che nella comune opinione sono associati alla statistica. Avreste mai immaginato che in origine la statistica avesse a che fare con i giochi da tavolo?
Tutti conosciamo racconti di fantascienza in cui robot e umani vivono fianco a fianco. E alcuni studiosi pensano che un giorno sarà così. Come scritto nel saggio La cibernetica e le scienze dell’artificiale di Roberto Cordeschi, pubblicato su Historia. Il Novecento di Federico Motta Editore, opinioni simili sono condivise da molti scienziati impegnati nel campo della cibernetica e dell’intelligenza artificiale.
Nella seconda metà del XIX secolo prendono piede le Esposizioni universali. Un evento, come ricordato nel saggio Le Esposizioni universali di Vittorio Marchis pubblicato su Historia di Federico Motta Editore, concordato tra i diversi paesi del mondo come luogo di incontro per esporre i risultati del progresso tecnico-industriale.
Forse siamo ancora lontani dai viaggi su Marte raccontati da Ray Bradbury in Cronache marziane. Eppure qualche passo avanti è stato fatto. All’inizio del nuovo secolo varie missioni spaziali hanno studiato il pianeta rosso e ci hanno fornito dati preziosi. Si tratta di opportunità che sono, come ricordato nel Primo Decennio del Terzo Millennio di Federico Motta Editore, offerte dal lavoro di donne e uomini che si sono impegnati a rendere possibile qualcosa che fino a pochi decenni fa era considerato fantascienza.
Durante il XIX secolo le scienze biomediche si trasformano in scienze sperimentali. Cambia così il modo di studiare gli esseri viventi, grazie all’apporto di celebri studiosi. Per ricostruire l’attività di questi scienziati e il loro lavoro Motta Editore propone, nel volume di Historia dedicato all’Ottocento, il saggio di Gilberto Corbellini intitolato La vita in laboratorio.
Il Settecento è universalmente ricordato come l’«età dei lumi», e tra le tante opere che ha prodotto ce n’è una che viene considerata un vero e proprio “monumento”: l’Encyclopédie di Diderot e d’Alembert. Per approfondire l’importanza di questa enciclopedia Federico Motta Editore propone, nel volume Historia. Il Settecento, un interessante saggio di Cecilia Gallotti.
È impossibile immaginare come sarebbe oggi la nostra vita senza la scienza moderna. La cultura europea è stata profondamente trasformata dalla rivoluzione scientifica del Seicento. In questo secolo si afferma il modello copernicano, la medicina si evolve e in generale cambia la stessa concezione del cosmo e del ruolo dell’uomo nell’universo che aveva caratterizzato il Medioevo. La rivoluzione scientifica, come mostrano Pietro Corsi e Antonio Clericuzio nell’introduzione a Scienza e tecnologia del Seicento (in Historia. Il Seicento, a cura di Umberto Eco, Federico Motta Editore), trasformerà profondamente anche la filosofia e la religione.
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