Come si scopre leggendo i saggi pubblicati su Historia di Federico Motta Editore nel forum romano la giustizia poteva prevedere pene capitali molto dure. Nella Roma antica diritto e religione erano legate. Un esempio è la cosiddetta “pena del sacco”, di cui parla Eva Cantarella nel suo saggio dedicato al Parricidio.
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Come ricordato da vari saggi pubblicati su Historia di Federico Motta Editore l’enciclopedia ha un valore enorme nella storia della civiltà europea. Ed è a Roma che si afferma l’atteggiamento enciclopedico di chi si propone di riunire e catalogare tutto lo scibile umano. Un chiaro esempio è l’Historia Naturalis di Plinio il Vecchio, di cui si parla nel saggio di Donatella Puliga e Mario Lentano, Catalogare il mondo: scienza, poesia, oratoria dai Flavi a Traiano.
Hammurabi guidò l’impero babilonese durante la sua massima espansione. Governò saggiamente il suo regno, attuando varie riforme. Come ricordato nel saggio La Babilonia dell’epoca di Hammurabi di Nicla De Zorzi pubblicato su Historia di Federico Motta Editore, il valore del Codice di Hammurabi ne fa uno dei più importanti ritrovamenti archeologici del XX secolo. Ci testimonia infatti non solo la legislazione dell’epoca, ma anche l’economia, la religione e l’organizzazione della società babilonese.
Il diritto prima del diritto: come era regolata la vita delle comunità prima che nascesse il diritto? Come ricordato da Eva Cantarella nel saggio Il diritto omerico, pubblicato su Historia. L’antichità di Federico Motta Editore, le opinioni della comunità avevano un peso determinante nella condotta dell’individuo. È la cosiddetta “cultura della vergogna“, opposta alla “cultura della colpa“.
Diritto e magia: due termini che nel terzo millennio non hanno assolutamente niente in comune. Eppure alle origini, nell’antichità, il diritto era fortemente collegato a pratiche magiche. Come ricordato anche nel saggio di Laura Pepe intitolato Diritto e magia nell’opera L’antichità di Federico Motta Editore, il tribunale dell’antica Roma poteva condannare una persona colpevole di avere compiuto malefici. Questo perché in tempi più antichi, la vita e i rapporti tra le persone erano regolate da concezioni di tipo magico.
Parlare di Antichità significa richiamare alla mente la cultura classica dei Greci e dei Latini, le cui opere hanno attraversato la storia dell’Occidente e hanno rappresentato un modello per la nostra arte, la nostra letteratura, la nostra architettura. Ma che cosa significa studiare i classici? Come ci si deve accostare a questa cultura così vicina ma allo stesso tempo così lontana da noi? Nell’introduzione ai volumi di Historia pubblicati da Federico Motta Editore dedicati all’Antichità, Umberto Eco cerca di rispondere a queste domande, fornendoci una chiave di lettura per avvicinarci ai classici.
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