Dalla guerra di Corea a Kim Jong-un
Kim Jong-un e Moon Jae-in si sono incontrati lo scorso 27 aprile a Panmunjeom, un villaggio al confine tra le due Coree nella zona demilitarizzata. L’evento ha una portata storica, perché precede la firma di un trattato di pace tra Corea del Nord e Corea del Sud, a 65 anni dalla fine del conflitto. La guerra di Corea ha segnato un momento importante nella guerra fredda. Di questa fase storica del Novecento parla Paolo Soddu nel saggio La guerra fredda sull’Età moderna di Federico Motta Editore.
Una penisola, due Stati
La penisola di Corea fu controllata dal Giappone fino al 1943 quando, nel corso della seconda guerra mondiale, divenne indipendente. Alla fine del conflitto, però, fu occupata dai sovietici al Nord e dagli statunitensi a Sud. Il confine correva (e corre tuttora) lungo il 38° parallelo. Lo scoppio della guerra fredda tra USA e URSS portò alla nascita di due Stati: il Nord comunista e il Sud alleato degli americani.
Le due Coree in guerra
Il conflitto esplose il 25 giugno 1950, quando le truppe della Corea del Nord guidate da Kim Il-sung (il nonno di Kim Jong-un) invasero il Sud allo scopo di unificare la penisola. La risposta americana arrivò due giorni dopo, quando il presidente Truman annunciò l’invio di truppe comandate dal generale Douglas MacArthur. Il Nord fu così messo sotto assedio, situazione che portò all’ingresso in guerra della Cina. La stasi militare che ne seguì terminò solo nel luglio 1953, con l’armistizio di Panmunjeon.
Le conseguenze della guerra
La guerra di Corea convinse gli Stati Uniti a stringere nuove alleanze antisovietiche in Asia. Il Giappone, in particolare, divenne un alleato strategico contro la Cina comunista. Gli americani conservano tuttora le loro basi militari in Corea del Sud. Nel Nord, invece, sopravvisse la repubblica comunista: nel corso degli anni a Kim Il-sung sono succeduti il figlio Kim Jong-il e il nipote Kim Jong-un. Mai però è stato firmato un trattato di pace tra le due Coree. Oggi quindi, a 65 anni dalla fine della guerra, una nuova pagina viene scritta e nasce una nuova speranza per la normalizzazione dei rapporti tra i due paesi.