Maurizio Costanzo e la tv commerciale in Italia
Con la scomparsa di Maurizio Costanzo, il pubblico dice addio a un grande giornalista e a una parte importante della storia della televisione italiana. Maurizio Costanzo è stato, per esempio, il primo a dirigere un telegiornale prodotto da una televisione privata e uno dei padri del talk show nel nostro Paese. Alla storia della televisione è dedicato un interessatissimo saggio scritto da un esperto come Aldo Grasso e pubblicato sull’Età moderna di Federico Motta Editore.
La nascita della televisione negli Stati Uniti
La televisione nacque negli USA. La prima trasmissione televisiva avvenne infatti il 30 aprile del 1939, giorno dell’inaugurazione dell’Esposizione Internazionale di New York. In quell’occasione l’emittente radiofonica NBC riprese in video i discorsi del presidente Theodore Roosevelt e di Fiorello La Guardia, sindaco di New York. All’epoca però i televisori dell’area metropolitana della Grande Mela erano circa 200, quasi tutti posseduti da dirigenti della NBC o da miliardari. Alcuni monitor però erano presenti in luoghi pubblici, come nelle vetrine dei grandi magazzini, dove potevano essere visti dai passanti. Faceva così la sua comparsa uno strumento destinato a modificare la comunicazione nel Novecento.
La televisione in Italia: le origini e le televisioni commerciali
La televisione in Italia arrivò nel 1954. La TV italiana, come quella di altri Paesi europei, intendeva informare, educare e divertire i suoi spettatori. Presentava però delle differenze rispetto al modello USA: mentre negli Stati Uniti a gestire le emittenti erano dei privati, in Italia (come nel Regno Unito) è lo Stato a intervenire direttamente nello sviluppo della televisione. Le trasmissioni dell’emittente nazionale, la RAI, iniziarono alle 14:30 di domenica 3 gennaio 1954. Il primo programma fu Arrivi e partenze, condotto da un giovanissimo Mike Bongiorno. Negli anni seguenti la RAI trasmise altri programmi destinati a entrare nella storia, come Lascia o raddoppia o Carosello.
Gli anni Settanta segnarono l’avvento delle televisioni commerciali. Tra le prime c’erano emittenti nazionali come Telebiella e Telediffusione Italiana Telenapoli. C’erano però anche emittenti italiane con sede all’estero, come Telemontecarlo, che trasmetteva dal Principato di Monaco. Con l’ingresso nel settore del gruppo Fininvest negli anni Ottanta, l’industria televisiva si trasformò. Nacquero così i primi network e, negli anni Novanta, si formò il duopolio RAI-Mediaset. In questi anni Mediaset, in particolare, lanciò programmi di successo come la Ruota della fortuna, Striscia la notizia, il Maurizio Costanzo Show, Passaparola e altre trasmissioni di intrattenimento. La televisione italiana cambiava così volto, e una fetta importante della programmazione andava ai programmi contenitori.