Addio alla regina Elisabetta
La regina più longeva della monarchia britannica, capace di segnare un’epoca della storia inglese: così sarà ricordata Elisabetta II, scomparsa lo scorso 8 settembre all’età di 96 anni, 70 dei quali trascorsi come sovrana del Regno Unito. E mentre continua il cordoglio sui media e sui social network, Motta Editore propone un ricordo della regina attraverso i Decenni di storia contemporanea.
L’ascesa al trono
La nostra storia potrebbe iniziare l’11 dicembre 1936, quando il re Edoardo VIII, dopo poco più di 10 mesi dall’ascesa al trono, decise di abdicare per sposare Wallis Simpson. La corona passò al fratello minore, re Giorgio VI, ed Elisabetta, che fino ad allora non era destinata a diventare regina, divenne erede al trono. La sua infanzia infatti era stata spensierata e non aveva dovuto sottostare alla rigida educazione prevista dalla corte reale. Il regno di suo padre, però, fu segnato dagli orrori della seconda guerra mondiale. In questo difficile periodo (raccontato in parte anche nel film Il discorso del re) il sovrano e la sua famiglia divennero un punto di riferimento per la popolazione. Desiderosa di partecipare allo sforzo bellico, la stessa Elisabetta si arruolò nell’Auxiliary Territorial Service, dove ricevette l’addestramento come autista e meccanica.
70 anni di regno
Il regno di Elisabetta II iniziò il 6 febbraio 1952, quando re Giorgio VI morì improvvisamente. Il suo, come ricordato, fu il regno più lungo della storia britannica. Elisabetta improntò il proprio operato a una semplice regola: servire la nazione. I poteri dei sovrani inglesi sono infatti limitati a pure funzioni di rappresentanza. Elisabetta II si sforzò di incarnare pubblicamente l’unità della nazione, cercando di mantenere la figura della regina super partes e al riparo da polemiche. Un atteggiamento che le ha fatto conquistare l’affetto popolare mostrato sui social network, e che Motta Editore racconta, nelle varie fasi, nei volumi de Decenni. Il suo regno ha infatti attraversato la seconda metà del Novecento e l’inizio del nuovo millennio. In una fase di trasformazioni ha rappresentato per il Regno Unito un riferimento stabile, una figura istituzionale a cui guardare nei tanti momenti di crisi e cambiamento.