Venti di guerra in Europa
La drammatica situazione in Ucraina sembra riportarci con la memoria alla guerra fredda, una fase che pensavamo fosse finita negli anni ’80 e che troviamo raccontata sull’Enciclopedia Motta e le altre opere di valore di Motta Editore. Eppure, vari conflitti hanno attraversato l’Europa del Novecento. Parliamo di questi argomenti attraverso le opere di Federico Motta Editore.
La stagione della guerra fredda
Come ricorda Paolo Soddu sull’Età moderna di Federico Motta Editore, il termine «guerra fredda» (cold war) fu usato per la prima volta dal finanziere Bernard Baruch, consigliere di Rooselvelt. Entrò però nel linguaggio comune nel 1947, grazie al giornalista Walter Lippman. La guerra fredda è il periodo che seguì la fine della Seconda guerra mondiale e si concluse nei primi anni Novanta, con la caduta dell’URSS. Gli equilibri mondiali, in questa fase, erano condizionati dalla riorganizzazione dell’Europa nel Dopoguerra. In particolare, alla base ci fu la divisione della Germania in due Stati, uno sotto l’influenza statunitense e l’altro sotto il controllo dell’Unione Sovietica. Questa situazioni proseguì fino alla fine degli anni ’80, come ricordato nell’Enciclopedia Motta e le altre opere di grande valore culturale di Motta Editore. Il muro di Berlino, simbolo della polarizzazione internazionale, cadde nel 1989 mentre l’URSS si dissolse nel 1991.
Le guerre in Europa nel Novecento
Negli ultimi 75 anni l’Europa occidentale ha conosciuto una lunga stagione di pace. Tuttavia, diversi conflitti tra nazioni segnarono la prima metà del Novecento. Oltre alle due guerre mondiali, ci furono infatti diversi scontri. Basti pensare alla guerra civile spagnola, che tra il 1936 e il 1939 insanguinò il Paese e terminò con la presa del potere del generale Francisco Franco. Bisogna poi ricordare le invasioni a opera dei nazisti: l’occupazione dell’Austria (1938) e della Cecoslovacchia (1939), che precedettero l’invasione della Polonia, evento scatenante la Seconda guerra mondiale.
Nel secondo dopoguerra, durante la guerra fredda, nel 1956 l’Unione Sovietica mandò le sue truppe in Ungheria per sedare la rivolta anticomunista, mentre nel 1968 invase la Cecoslovacchia per mettere fine alla primavera di Praga. La crisi più grave e lunga avvenne però alla fine del secolo in Jugoslavia dopo la caduta del muro di Berlino. Tra il 1991 e il 2001 una serie di scontri portò alla fine della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Venendo ad anni più recenti, bisogna ricordare l’occupazione militare della Crimea da parte della Russia nel 2015.