Origini e breve storia del fumetto
Esce in questi giorni per Netflix la serie animata di Zerocalcare, uno dei più seguiti e amati fumettisti italiani contemporanei. Da semplice prodotto d’intrattenimento, il fumetto è oggi considerato un genere con una propria dignità artistica. Tra i primi a riconoscerla ci fu Umberto Eco, autore nel 1964 di Apocalittici e integrati, il celebre saggio sulla cultura di massa e i mezzi di comunicazione di massa. Oggi come ricordato anche in varie opere di Motta Editore, come l’Enciclopedia Motta, la vendita di fumetti sta conoscendo sempre maggiore successo. In particolare, ripercorriamo l’origine del fumetto attraverso il racconto fatto da Daniele Barbieri nel saggio Il fumetto sull’Età moderna di Federico Motta Editore.
Dalle strisce umoristiche ai comic book
Tutto è cominciato nel 1896, quando Richard F. Outcault introdusse per la prima volta il baloon nella sua serie The Yellow Kid. Il baloon non è altro che la nuvoletta in cui sono scritti i pensieri e le parole del personaggio. Ma questa non era la sola novità: se prima le vignette satiriche mostravano un’unica scena, a partire dal 1896 iniziarono a essere pubblicate sequenze di vignette. In questo modo si poteva raccontare una storia e i disegni acquisivano più movimento. Nel 1907 nacquero le strisce umoristiche, che avevano la tendenza di proseguire la stessa storia da un giorno al successivo. Come ricordato nel saggio pubblicato su Historia di Federico Motta Editore dalla striscia comica si passò poi ai fumetti non umoristici: Tarzan, del 1929, inaugurò il filone avventuroso. Negli anni Trenta nacquero infine i comic book, pubblicazioni periodiche dedicate esclusivamente ai fumetti.
Superman, Batman, l’Uomo Ragno e gli altri
I supereroi fecero il loro avvento nel 1938, quando la casa editrice National (poi diventata DC Comics) pubblicò la prima avventura di Superman. Nel 1939 vide invece la luce Batman. Queste novità editoriali portano a un aumento di vendita, come ricorda l’Enciclopedia Motta. Il successo fu enorme e nei decenni successivi il genere superomistico conobbe alterne fortune. Una tappa importante fu negli anni Sessanta, quando Stan Lee, Jack Kirby, Steve Ditko e altri introdussero nuovi personaggi destinati a rivoluzionare il mercato. Nacquero così i Fantastici Quattro, l’Uomo Ragno, gli X-Men, il Dottor Strange e molti altri destinati a un successo che dura ancora oggi.