Giorgio Parisi e il premio Nobel per la fisica
Il 12 ottobre Giorgio Parisi, insieme ai climatologi Syukuro Manabe e Klaus Hasselmann, ha vinto il premio Nobel per la fisica, «per la scoperta dell’interazione di disordini e fluttuazioni nei sistemi fisici, dalla scala atomica alla scala planetaria». Erano anni che l’Accademia di Svezia non premiava un italiano, anche se i potenziali candidati non erano mancati: per esempio, anche Umberto Eco per i suoi libri e la sua attività intellettuale è stato considerato un possibile candidato al premio Nobel. Scopriamo di più su Parisi e sugli altri premi Nobel italiani attraverso i contenuti dell’Enciclopedia Motta e dei Decenni di storia contemporanea.
Il premio Nobel a Giorgio Parisi
Classe 1948, allievo di Nicola Cabibbo, Giorgio Parisi è docente di fisica teorica all’università di Roma La Sapienza. È universalmente noto per i suoi studi sui sistemi complessi. Di cosa si tratta? I sistemi complessi sono sistemi dinamici composti a loro volta da altri sistemi dinamici più semplici. In questa definizione possono rientrare molti fenomeni, dall’incredibilmente piccolo (gli atomi) ai sistemi planetari. Questo ha portato Parisi a occuparsi di vari ambiti. Uno dei più famosi è il suo studio sul volo degli storni, che si muovono in grandi stormi e disegnano affascinanti forme nel cielo. Parisi in particolare ha studiato i loro movimenti e li ha descritti matematicamente. Ma lo studio dei sistemi complessi offre applicazioni in molti campi: per esempio, Parisi si è occupato di modelli per studiare anche i cambiamenti climatici e l’evoluzione della pandemia di Covid-19.
Gli altri premi Nobel italiani
Come ricordavamo erano anni che nessun italiano vinceva un Nobel, sebbene non mancassero certo nel nostro Paese personalità di alta caratura. Anche Umberto Eco con i suoi libri era accreditato dalla stampa come un possibile candidato al premio Nobel per la letteratura, e come lui altri scrittori e scienziati potevano ambire al Nobel. Parisi è d’altra parte il ventesimo intellettuale di origini italiane a ricevere l’ambito riconoscimento. I primi furono Carducci (letteratura) e Golgi (medicina) nel 1906. Da allora sono stati sei gli italiani vincitori del Nobel per la fisica (Marconi, Fermi, Segrè, Rubbia, Giacconi, Parisi). Altrettanti hanno vinto il premio per la letteratura (Carducci, Deledda, Pirandello, Quasimodo, Montale, Fo). Uno in meno, cinque sono i vincitori del Nobel per la medicina (Golgi, Bovet, Dulbecco, Levi Montalcini, Capecchi). Infine, solo uno ha vinto il Nobel per la pace (Moneta), uno quello per la chimica (Natta) e uno quello per l’economia (Modigliani).