Da Expo 2020 alla storia delle esposizioni mondiali
Il 1° ottobre 2021 si è aperto a Dubai l’Expo 2020, rimandato di un anno a causa della pandemia. Quella delle Esposizioni universali è un’iniziativa partita nella seconda metà del XIX secolo, in un’epoca segnata dal positivismo e dalla rivoluzione industriale. L’esposizione, come ricordato nel saggio Le Esposizioni universali di Vittorio Marchis pubblicato su Historia di Federico Motta Editore, doveva essere un punto di incontro per esporre i risultati del progresso tecnico-industriale. Ripercorriamone insieme la storia attraverso l’Enciclopedia Motta e le altre opere di valore culturale della casa editrice.
Dalle Esposizioni nazionali alle Esposizioni internazionali
Nella prima metà dell’Ottocento avevano luogo i Salon de beaux-arts et manifactures. Nate in Francia, queste iniziative si diffusero in tutta Europa seguendo l’avanzata di Napoleone. Bisogna però ricordare che all’epoca non c’era una netta distinzione tra artigianato e industria. Come ricordato nell’Enciclopedia Motta e nelle altre opere di valore culturale della Federico Motta, lo scopo era quello di fare conoscere i prodotti dell’artigianato e dell’industria locali. Erano inoltre eventi a carattere nazionale. A Milano le esposizioni si tennero ogni anno, dal 1806 al 1813. A Torino, invece, si svolsero nel 1805, nel 1811 e nel 1812.
Il trionfo del progresso
L’era delle Esposizioni universali si apre a Londra nel 1851. Per l’occorrenza viene inaugurato il Crystal Palace, una struttura in vetro e cemento progettata da Joseph Paxton. È una struttura avveniristica per l’epoca, che contribuirà al successo dell’Exhibition. Viene così celebrato il trionfo del progresso materiale: si ha la consapevolezza di vivere in un’epoca di grandi trasformazioni. Dopo di allora Esposizioni universali si sono tenute (continuano a tenersi anche oggi) in vari paesi del mondo, dall’Europa al Nuovo Mondo.
L’eredità delle Esposizioni dell’Ottocento
Le Esposizioni universali dell’Ottocento non hanno celebrato solo i progressi tecnici. Anche artisti, architetti e designer, contagiati dallo spirito dei tempi, hanno sfruttato queste occasioni per mostrare al mondo le loro opere. Alcune strutture realizzate per le Esposizioni sono tuttora ammirabili, e hanno cambiato il volto delle città in cui sono state costruite. La più celebre è forse la Torre Eiffel, realizzata per l’Esposizione di Parigi del 1889. Con quell’evento si è chiuso l’Ottocento e si è aperto il Novecento.