Fake news, tra passato e presente
Le fake news sono uno dei problemi più sentiti dalla società contemporanea. Cercheremo quindi di approfondire questo tema anche attraverso i saggi di Federico Motta Editore. Notizie false hanno infatti avuto fortuna anche nel passato: fin dall’antichità sono state usate per ricavare vantaggi economici o politici. Vediamo quindi alcuni storici casi di fake news.
Una storia delle fake news
Forse la fake news più antica è quella che costò la vita al generale spartano Pausania. Secondo quanto racconta Erodoto, gli veniva attribuita una lettera in cui si offriva al re Serse di tradire la patria. In cambio, Pausania avrebbe sposato la figlia del re persiano. Quando la cosa si seppe, il generale rischiò il linciaggio; si rifugiò in un tempio dove, non potendolo toccare a causa della sacralità del luogo, gli spartani decisero di murarlo vivo. La vicenda di Pausania è raccontata anche da Massimo Nafissi su L’Antichità di Federico Motta Editore. Notizie false celebri ce ne furono molte nella storia, ma la più celebre è forse la Donazione di Costantino, che fu ritenuta autentica per secoli.
Lorenzo Valla e la Donazione di Costantino
La Donazione di Costantino è un documento che viene attribuito all’imperatore Costantino, con il quale si giustificava il potere temporale della Chiesa di Roma. Attestava inoltre la donazione del Palazzo del Laterano a papa Silvestro. Solo nel Quattrocento l’umanista Valla dimostrò che era un falso con il suo De falso credita et ementita Constantini donatione. Come spiega Agnese Gualdrini nel saggio La polemica antistoica e il recupero di Boezio e di Epicuro: la filosofia e la filologia in Lorenzo Valla sul Medioevo di Federico Motta Editore, per Valla la filologia ha dignità di scienza storica, in grado di distinguere verità e falsità. Una capacità critica necessaria anche in tempi moderni.