Mercato e valore: come nacque la borsa in Italia
Sicuramente ricorderemo il 2020 come l’anno della pandemia. Eppure in quest’anno gli eventi importanti non sono mancati, e tra questi l’acquisizione di Borsa Italiana da parte di Euronext, in cordata con Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti. La borsa italiana ha una storia molto lunga, e solo nel 1996 la sede centrale si è stabilita a Milano, a Palazzo Mezzanotte, come ricordato anche nei Decenni di storia contemporanea di Federico Motta Editore. Il valore di questa storia è l’argomento di cui ci occuperemo oggi.
Storia della borsa
La borsa valori nacque in Belgio. All’inizio del Cinquecento, nella città di Bruges, nacque infatti il primo mercato di titoli. All’epoca i titoli scambiati rappresentavano un credito o una merce in arrivo da paesi lontani, che non potevano essere fisicamente presenti in città. Una curiosità: questo mercato aveva sede nel palazzo della famiglia Van der Bourse, che nel proprio blasone aveva tre borse. Da qui il nome di “borsa” per indicare questo mercato. Si trattava però, come ricordato, di un mercato di titoli e non di una borsa valori come la intendiamo oggi. La prima borsa valori vera e propria nacque ad Anversa nel 1531, dove mercanti e banchieri si incontravano per definire gli scambi. Da qui, nei secoli successivi, le borse si sono estese ad altri Paesi europei, e in particolare in Francia, Inghilterra, Olanda e Italia. La borsa di New York, attualmente la più grande e importante al mondo, nacque nel 1792.
La borsa in Italia e il suo valore
In Italia la prima borsa valori fu fondata a Venezia nel 1600. In seguito sorsero altre borse, sparse per la penisola: Trieste (1775), Roma (1802), Milano e Firenze (entrambe 1808), Napoli (1810), Torino (1850), Genova (1855), Bologna (1861), Palermo (1862). Tutte queste piazze di scambio rimasero attive per lungo tempo, ma Milano, tra tutte, assunse maggiore rilevanza a livello internazionale. Le cose cambiarono nel 1996, come ricordato nei Decenni di storia contemporanea di Federico Motta Editore. Il valore e l’importanza di Milano fecero sì che la città fosse scelta come sede della Borsa Italiana, mentre le altre piazze locali chiusero. Dal 1998 la gestione della borsa valori spetta a una società privata, Borsa Italiana spa. Questa nel 2007 si è fusa con la borsa di Londra (London Stock Exchange) creando il London Stock Exchange Group. Ora, nel 2020, il controllo di Borsa Italiana è passato a Euronext, in cordata con Intesa Sanpaolo e Cassa Depositi e Prestiti.