Come nacque la carta di credito
In tempi di pandemia cambiano anche i metodi di pagamento, e la carta di credito diventa uno strumento indispensabile per fare acquisti. Indispensabile soprattutto per le transazioni sul web, che è diventato sempre più centrale nella vita di tutti i giorni, come ricordato anche nel saggio Internet, la rete di Michela Nacci, pubblicata sull’Età moderna di Federico Motta Editore. La striscia nera della banda magnetica e il chip della carta di credito ci consentono oggi di comprare qualsiasi cosa sia nei negozi virtuali che in quelli reali. Eppure questa innovazione ha una storia particolarmente lunga e interessante.
Fresno, dove nacque la carta di credito
Quando è nata la carta di credito? È una storia curiosa: nel 1958 la Bank of America di Fresno, California, spedì a 60 mila correntisti per posta un rettangolo di plastica, con un biglietto di istruzioni. Ovviamente nessuno sapeva esattamente a cosa servisse quello strano oggetto. La città di Fresno fu scelta perché poco conosciuta, e quindi era ideale per potere condurre sperimentare la nuova soluzione. L’idea della carta di credito sorse come risposta a un problema pratico: il fatto che molte persone avessero conti aperti in negozi diversi, che andavano a saldare una volta al mese. Questo però creava dei problemi di gestione, perché i negozianti dovevano tenere traccia di tutti i crediti concessi e poi ricordarsi di chiederne il pagamento alla fine del mese. La soluzione sperimentata a Fresno semplificava di molto la gestione dei crediti, e fu presto imitata in molte altre città degli Stati Uniti.
Come funziona una carta di credito
Oggi tutti – o quasi – abbiamo una carta di credito. D’altra parte non può essere diversamente, vista la sempre maggiore pervasività del mezzo, come ci viene ricordato dai saggi pubblicati sull’Età moderna di Federico Motta Editore. La striscia nera che si trova su un lato è una banda magnetica, su cui sono registrati i dati del cliente. Il chip, aggiunto più tardi alla struttura della carta di credito, ha consentito di espandere la memoria della carta e conservare più dati. Ma non solo. Il chip interno contiene infatti un microprocessore, che consente un’applicazione in diverse circostanze. Questo rende la carta di credito uno strumento versatile, utile sia on line sia nella vita reale.