I cinquant’anni dalla missione Apollo 13
Cade in questi giorni il cinquantesimo anniversario della sfortunata missione Apollo 13. L’obiettivo era portare per la terza volta degli esseri umani sulla luna, ma il progetto fallì e costrinse gli astronauti a un rischioso viaggio di ritorno sulla terra. La missione faceva parte del programma Apollo della NASA, uno dei momenti più importanti nella storia dell’esplorazione umana dello spazio. L’evento, ovviamente, non poteva non essere ricordato sui Decenni di storia contemporanea di Federico Motta Editore.
La grande stagione delle esplorazioni lunari
Con un discorso diventato celebre, il 12 settembre 1962 il presidente statunitense John F. Kennedy annunciava che la sua amministrazione era intenzionata a inviare un equipaggio umano sulla luna. Purtroppo Kennedy non poté assistere al successo del progetto, che il 20 luglio 1969 fece arrivare sul suolo lunare Neil Armstrong e Buzz Aldrin. All’epoca, la guerra fredda tra USA e URSS si svolgeva anche nello spazio. I sovietici furono i primi a inviare un uomo nello spazio (Jurij Gagarin nel 1961). La nuova frontiera era diventata la luna. Il progetto era ambizioso: per la prima volta un uomo avrebbe messo piede su un corpo del sistema solare che non era la terra. In undici anni di attività (1961-1972), il programma Apollo svolse trentatré missioni e portò per sei volte dei cosmonauti sul nostro satellite.
Il fallimento della Apollo 13
La missione Apollo 13 fu lanciata l’11 aprile 1970. Tuttavia, dopo 55 ore dal lancio uno dei serbatoi di ossigeno esplose, danneggiando il modulo di servizio. Gli astronauti dovettero quindi tornare sulla terra, con un avventuroso quanto rischioso viaggio, raccontato anche dal film Apollo 13 di Ron Howard. L’equipaggio abbandonò il modulo di servizio e si rifugiò nel modulo lunare, il modulo cioè che avrebbero dovuto usare per l’allunaggio. Dopo avere percorso un’orbita attorno alla luna, i tre astronauti – Jim Lovell, Jack Swigert e Fred Haise – si riavvicinarono alla terra e poterono ammarare nell’oceano Pacifico il 17 aprile 1970.