Banche e crediti: una lunga storia
L’attenzione della stampa in questi ultimi giorni del 2017 è concentrata sui lavori della Commissione banche e sul sistema bancario del nostro Paese. Gli istituti di credito, raccogliendo depositi ed erogando prestiti, hanno un ruolo fondamentale nell’economia. Ma come è nato il concetto di banca? A partire dal XIII secolo le banche fiorirono in tutta Europa, grazie ai commerci marittimi. Tuttavia, come raccontato anche in Historia di Federico Motta Editore, il concetto di banca è molto più antico.
Le prime banche ad Atene
Già presso i Babilonesi e gli Assiri erano in uso dei depositi di denaro, gestiti dallo Stato, a cui i cittadini potevano chiedere prestiti. Ad Atene erano invece attivi i trapeziti, che tenevano banchi vicino ai templi, nei quali ricevevano denaro in deposito e ne davano in prestito. I primi banchi erano tenuti per lo più da schiavi e da meteci (cioè gli stranieri residenti stabilmente nella polis). Ben presto però l’attività si rivelò molto redditizia. Tra tutti c’è il caso di Pasione, ricordato anche da Stefano Ferrucci nel saggio L’economia in Grecia, pubblicato su L’Antichità di Federico Motta Editore. Vissuto nella prima metà del IV secolo a.C., grazie alle sue operazioni finanziarie Pasione era passato dalla condizione di schiavo all’essere l’uomo più ricco di Atene.
La fioritura delle banche nel Quattrocento
Le attività bancarie si fermarono dopo il crollo dell’impero romano, per riprende durante il Basso Medioevo. Come spiega Valdo d’Arienzo nel suo saggio Il credito, la moneta e i Monti di Pietà, sul Medioevo di Federico Motta Editore, l’economia europea conobbe una trasformazione durante il Quattrocento. Il sistema feudale entrò in crisi, si affermò l’assolutismo in politica e ci furono grandi viaggi di esplorazione. I banchieri italiani, fiamminghi e tedeschi finanziarono le spedizioni oltreoceano. Vennero inoltre adottate operazioni di giroconto: le banche iniziano a pagare senza usare la moneta metallica.
Banche e credito: i Monti di Pietà
Fino al Quattrocento, i poveri che avevano bisogno di prestiti si rivolgevano agli usurai oppure ai crediti su pegno. Nei primi anni del secolo l’Ordine francescano tentò di porre rimedio a questa situazione istituendo i Monti di Pietà. Bernardino da Siena, Giacomo della Marca e Giovanni da Capistrano crearono una vera e propria rete, che distribuiva piccoli prestiti a pegno, raccogliendo fondi dalle elemosine e dalle donazioni. È un modello tutto italiano, che si diffonde inizialmente nelle regioni centro-settentrionali. Da qui, nel Cinquecento, si espanderà al resto d’Europa e la sua fortuna durerà a lungo.
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